26 Ott, 2017

Sotto la lente: Massimo Busilacchi

Chi è il neo allenatore, la sua carriera dal campo alla panchina
 
Massimo Busilacchi: “Ritrovare l’autostima”
 
di Adriano Santelli


La situazione in seno al Moie Vallesina è ancora tutta da chiarire e tiene in allarme le varie componenti della società, a partire dal presidente Roberto Possanzini e dall’intero gruppo dirigente fino a coinvolgere prima squadra, collaboratori e tifosi che frequentano il “Pierucci” sempe di cattivo umore.
Bocconi amari
Infatti, da inizio campionato i sostenitori del Moie hanno dovuto mandar giù parecchi bocconi amari - cinque sconfitte su altrettante partite, e speriamo che l’elenco finisca qui -  non riuscendo ancora a trovare un barlume di speranza in grado di restituire una minima prospettiva al fine di far ritrovare la voglia di continuare ad andare allo stadio.  L’auspicio è quello di azzerare, finalmente, quello che si sta verificando sotto i nostri occhi ormai da troppo tempo, che non è un fantasioso brutto film ma un’amara realtà da cancellare al più presto. La speranza ora è rappresentata dal neo allenatore Massimo Busilacchi (nella foto), solido curriculum da calciatore e con positivi precedenti nella sua carriera di tecnico certificato FIGC.
L’identità perduta
“Devo lavorare con una squadra - ha esordito mister Busilacchi - alla ricerca di una sua  identità, con l’esigenza di armonizzare i reparti, dalla fase difensiva, perché prendiamo troppi gol, alla finalizzazione, in quanto segniamo poco, senza trascurare il centrocampo, decisivo raccordo tra difesa e attacco da cui si deve ripartire per tirare fuori dai guai il gruppo”.
“Non occorrono troppe parole - ha aggiunto - bisogna fare passi avanti in classifica, ritrovare, innanzitutto,  l’autostima, dare una svolta significativa nell’approccio al gioco e al confronto con gli avversari”.
Segnali
Già dai primi allenamenti e dalla stessa trasferta di Cantiano di domenica scorsa si è potuto cogliere qualche  debole segnale di miglioramento, senza dare eccessivo rilievo alla sostanza numerica del punteggio (3-1), perché la terza rete è arrivata quando i ragazzi, perso per perso, erano protesi alla ricerca del pareggio, con la retroguardia rimasta sguarnita e, sciaguratamente, ancora a malpartito.
Chi è il nuovo mister 
E allora, andiamo ad approfondire la conoscenza di questa bella figura di sportivo che risponde al nome di Busilacchi, 51 anni, nato e residente a Polverigi (sede del noto  Inteatro Festival), maturità classica ottenuta al celebre Liceo Carlo Rinaldini di Ancona (davanti al cui portone chi scrive passava ogni mattina per andare a scuola negli Anni Cinquanta, dando sempre uno sguardo, per cominciare bene le giornate, alle belle studentesse in entrata o in uscita, tra le quali pare di ricordare all’autore di questo pezzo Virna Lisi e Sylva Koscina, che diventarono famose attrici, e scusate la digressione personale).
Juventino, figlio romanista
Busilacchi, simpatizza per la Juventus, lavora a Osimo presso Astea ed è sposato con la signora Paola; il figlio Filippo, 18 anni, frequenta l’ultimo anno dell’Istituto per geometri e gioca in Promozione, nel Marina di Montemarciano, ruolo di centrocampista, a sua volta tifoso non già della Juve, ma della Roma al grido di “Totti-gol”, nonostante oggi il campione giallorosso faccia un altro mestiere.
Rimettere in riga la difesa
Massimo deve rimettere in riga la difesa e individuare il modo di rendere l’attacco più incisivo nella rifinitura e nella conclusione della manovra, nei pressi e all’interno dell’area avversaria. In questo, ci confortano, di nuovo, i suoi illustri precedenti, che parlano di un attaccante di peso, 190 centimetri per 79 chilogrammi, capace in carriera di mettere a segno la bellezza di 200 gol e più; un ex calciatore che potremmo paragonare - con le giuste differenze, s’intende - al primo Vialli, quello possente, dotato di corsa eccellente e tiro fulmineo che coglieva nel segno e faceva male ai portieri rivali.  
La carriera
Busilacchi già a sei anni cominciava a tirare i primi calci nel Settore giovanile dell’Agugliano e, dopo, negli Allievi dell’Anconitana e nel torneo “Dante Berretti” cui partecipava la società. Ha giocato dalla Promozione alla Sere C1 sino a ”lambire” la Serie B (Bari) perché, mentre si stava inserendo nel club pugliese, con compagni del livello di Carrera, Terracenere, Rideaut, Cowans, ecc., ricevette una chiamata da Polverigi che lo costrinse a rientrare a casa, stante una grave malattia del padre che, all’epoca, aveva assoluto bisogno della sua presenza. Aiuto che Massimo dette con slancio, sacrificando quella che poteva diventare la svolta della carriera, una chance non messa a profitto per una causa superiore, il bene del papà, cui era molto legato; scelta di vita che, peraltro, non ha mai rimpianto.
Il calciatore
Così, andando in ordine sparso, Busilacchi ha giocato con Polverigi, Senigallia, Jesina (compagno di squadra di Luca Marchegiani, in seguito portiere della Nazionale), Castelfrettese, Urbino, Fano, Montevarchi, Pesaro, Sansepolcro, Sangiovannese, Camerino, Recanati, San Severino Marche, Porto Recanati,  e mi scusi il mister se ho dimenticato qualche tappa del suo singolare, avventuroso, magnifico giro calcistico del Centro Italia.
L’allenatore
Non meno interessante la carriera di tecnico, con esperienze maturate dal 2000, dopo aver chiuso con il calcio giocato per problemi fisici (rottura del crociato del ginocchio destro) sulle panchine di Loreto, Potenza Picena, Sirolo Numana, Porto Recanati, Castelfrettese e, da ultimo, Vigor Castelfidardo.
Successi e sconfitte
Centinaia di gare a tormentarsi in panchina, tante soddisfazioni (alcune promozioni e diversi salvataggi ai playout, a seconda della caratura delle società che gli avevano dato fiducia) e un’unica delusione/retrocessione con la compagine del pre-Moie Vallesina (la Vigor Castelfidardo) che, peraltro, aveva preso in consegna soltanto qualche settimana prima. L’onesto Busilacchi se ne assunse la responsabilità, definendola come macchia della sua limpida carriera di tecnico.
L’attesa
In questo quadro, restiamo in attesa di buone notizie dal prossimo incontro casalingo con il Valfoglia di sabato prossimo 29 ottobre.  

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