Sabato 27 gennaio ore 15:00 al “Pierucci” match ad alto rischio contro la Filottranese
Nuovo corso per il Moie Vallesina, si cambia
Torna in panchina Luca Scortichini con il “mandato” di evitare la retrocessione diretta
di Adriano Santelli
Nuovo corso per il Moie Vallesina, si cambia: dopo Matteo Rossi (che ha resistito quattro partite) e Massimo Busilacchi (ha potuto lavorare poco più di tre mesi), è il momento di Luca Scortichini, terzo allenatore stagionale a occupare la scomoda panchina rossoblù. Adesso fermiamoci qui, per piacere, altrimenti si fa concorrenza allo Zamparini “mangia allenatori”, patron del Palermo, e finiamo tutti… sulle prime pagine dei quotidiani sportivi.
Infatti, il presidente Roberto Possanzini, constatato il perdurare dei pessimi risultati della squadra, ha ritenuto di imprimere una seconda svolta nel tentativo di dare la scossa, come si usa dire, a tutto l’ambiente, non senza ringraziare Busilacchi per il lavoro svolto.
Il “mandato” affidato a Scortichini è quello, in primo luogo, di evitare la retrocessione diretta con l’obiettivo di scalare posizioni in classifica, quanto meno arrivare alla parte alta della zona playout.
Non sarà un compito agevole, perché il Moie Vallesina è penultimo a quota 11, un punto in più della Nuova Real Metauro ed è atteso al “Pierucci”, nella prossima giornata (2a di ritorno, sabato 27 gennaio), da un match ad alto rischio contro la Filottranese, appena scalzata dal vertice dal Sassoferrato Genga.
Subito al lavoro
Scortichini ha cominciato a lavorare con i ragazzi lunedì 22 gennaio, appena raggiunta l’intesa con il club, e ha cercando di capire da subito come intervenire per migliorare la situazione, anticipando l’allenamento di un giorno.
Fragilità emotiva
- Qual è stata la prima impressione?
“Mi pare che dal punto di vista della condizione fisica - ha risposto il mister - il gruppo non sia messo male; quello che ho notato è una profonda sfiducia nei propri mezzi certamente dovuta ai risultati negativi, una fragilità emotiva che deve essere superata con il lavoro e il massimo impegno da parte di tutti, tenendo conto che siamo all’inizio del girone di
ritorno e, dunque, c’è tempo per risalire la china”.
Remare tutti insieme
- Sarà una rincorsa complicata, veramente ardua…
“Certamente, occorre remare tutti insieme nella stessa direzione, con molta grinta, ma a questo proposito sono ottimista, altrimenti non avrei accettato di dirigere la squadra”.
- Farà diversi cambiamenti?
Nessuna rivoluzione
“Sono qui ad aggiustare le cose, per lavorare sulla testa dei giocatori, ma niente rivoluzioni”.
- La prima avversaria che incontra è un brutto cliente, la Filottranese seconda in classifica.
Ci vuole lo spirito giusto
“Tutte le partite sono difficili, anzi difficilissime, anche quelle contro avversarie meno qualificate; l’essenziale è affrontarle con lo spirito giusto, senza complessi d’inferiorità, sicuri e convinti dei propri mezzi”.
Cambiare mentalità
Con Morazzini ancora inutilizzabile per via della distorsione a una caviglia, Scortichini potrà contare sulla formazione che ha giocato (e perso) nelle ultime due gare, con alcune variazioni anche a partita in corso. Vediamo se i ragazzi sapranno tirare fuori l’orgoglio senza farsi intimidire dal nome della rivale. Qui a Moie tutti si aspettano che qualcosa cambi davvero, a partire dalla mentalità e dall’approccio alla gara.
Chi è il nuovo allenatore
Luca Scortichini, 40 anni, nato a Jesi e residente a Moie, è ben conosciuto per aver già guidato la società dal 2014 al 2016. E’ appassionato di calcio e ama fare l’allenatore. Recentemente, ha vinto il campionato di Seconda categoria con il Cupramontana, poi ha perso il playoff promozione, e per questo è stato sollevato dall’incarico. Ha accettato di buon grado la proposta del Moie Vallesina perché crede “fermamente nella salvezza della squadra”. E’ simpatizzante della Roma (“Ancora stravedo per Falcao e Totti”), una stranezza in terra marchigiana affollata di tifosi juventini che non dispiace all’autore di questo pezzo, che ha la stessa simpatia per i colori giallorossi per aver vissuto per più di 50 anni a Roma.
Vuole salvare il Moie
Il mister, oltre che allenare, ama viaggiare e, come può liberarsi dal lavoro, vola nelle sue mete preferite in Centro America (Messico), America Latina (Brasile, Cile, Perù, Argentina, …) e in altri mondi. Ha due figlie: Emma, di tre anni, e Beatriz, di 13, quest’ultima nata in Brasile, con il nome declinato in portoghese (con la “zeta” finale).
In possesso del diploma di perito elettronico conseguito all’Istituto Marconi di Jesi, Scortichini fa il ristoratore a Cupramontana e, d’estate, gestisce anche il bar del Centro acquatico di Apiro. Ora ha in testa il Moie e sta studiando il modo di salvarlo. Siamo tutti con te, Luca.