Campionato di Promozione 2019/2020 Girone A
21a giornata (6a di ritorno), sabato 8 febbraio 2020 ore 15:00
Camerano - Moie Vallesina
E’ allarme classifica dopo le tre sconfitte consecutive
Il Moie Vallesina in caduta verticale
cerca il riscatto contro il Camerano
Un test di vitale importanza quello
con la squadra ultima in classifica
di Adriano Santelli
Il Moie Vallesina in caduta verticale cerca il riscatto contro il Camerano ultimo in classifica (sabato 8 febbraio, ore 15:00) in un test di vitale importanza per il futuro della compagine allenata da Stefano Tiranti.
Zona retrocessione
Dopo le tre recenti sconfitte consecutive, è allarme classifica per la squadra passata in poche settimane dagli onori del quinto posto occupato da sola o in compagnia ai timori della zona retrocessione, dove è precipitata per effetto dell’improvvisa e imprevista virata determinata dai tre gravi passi falsi contro Barbara, Biagio Nazzaro e Passatempese (dieci gol subiti contro tre realizzati) che hanno messo in subbuglio i sostenitori del Moie.
Giocatori frastornati
E’ già durata troppo questa sciagurata serie negativa e il calendario, da questo punto di vista, s’incarica di fornire un’occasione non proibitiva ai frastornati giocatori rossoblù. Intendiamoci, il Camerano non si è ancora arreso e, anzi, sta tentando faticosamente di colmare il distacco dalle formazioni che lo precedono; nessuno pensi che sia facile conquistare punti al Comunale di via Loretana dove il clima non di rado è surriscaldato. Inutile raccomandare ai ragazzi di dispiegare il massimo impegno in quella che si presenta come una sfida-verità per questo Moie che, finalmente, deve sapere offrire una prova di carattere tale da portarlo da subito fuori dalla zona playout per non compromettere un campionato che fino a qualche tempo addietro si poteva considerare positivo.
Tutti al capezzale della squadra
In tanti si stanno agitando intorno al capezzale della squadra cercando di capire le cause del malessere che l’affligge e di porvi rimedio. Lo stesso Tiranti è stato preso in contropiede dal succedersi delle sconfitte e appare in difficoltà nel trovare la medicina giusta per avviare una decisa inversione di tendenza.
Un giorno di allenamento in più
Intanto, il mister ha aggiunto un giorno supplementare di lavoro con allenamenti completi lunedì, martedì e giovedì spostando la consueta rifinitura del giovedì (in programma calci piazzati, schemi di azioni nella fase difensiva, di movimenti con possesso palla e manovre d’attacco) a venerdì 7 febbraio, cioè alla vigilia del match della 21a giornata.
Avendo ben presente quello che succede in seno agli squadroni di Serie A quando le cose si mettono male - il rimedio immediato è sempre il ritiro punitivo - abbiamo chiesto conto di questa novità a Tiranti.
“Non è una punizione”
-Stefano, si è trattato di una punizione questo giorno di allenamento in più?
Macché - se l’è cavata in grande stile il tecnico del Moie - siamo persone serie, i miei giocatori sono adulti e responsabili, gente che lavora e che va rispettata, non punita, anche quando non si ottengono i risultati sperati”.
“Dobbiamo riordinare le idee”
“Avevamo bisogno di stare un giorno in più insieme per riordinare le idee - ha spiegato il tecnico - per superare con il contributo di tutti questo periodo per noi non facile, e così è nata l’idea, da tutti condivisa, di una seduta supplementare per ragionare sugli errori commessi e per trovare soluzioni di gioco che possano consentirci di affrontare nel migliore dei modi i prossimi impegni”.
-Che clima si respira nello spogliatoio?
“C’è consapevolezza”
“C’è la comune consapevolezza della difficoltà in cui si dibatte il gruppo e dell’urgenza di indovinare la cura adatta, e ho trovato i ragazzi tranquilli; speriamo che sappiano recuperare lo smalto dei tempi migliori sin dall’incontro con il Camerano”.
L’imbambolamento
-Il primo gol della Passatempese è stato determinato dall’imbambolamento di due difensori solitamente molto accorti (di cui non citiamo i nomi per carità di patria), che hanno indugiato così a lungo nell’intervenire sul pallone vagante da spianare la strada al giocatore avversario arrivato di gran carriera da lontano e puntualmente atterrato con conseguente, inevitabile calcio di rigore, poi messo a segno. Come si può spiegare questa mancanza di lucidità? Si tratta di una condizione psicologica collettiva o di scarsa tenuta atletica determinata da stanchezza, da uno stato fisico precario o da che altro?
“Manca la giusta carica agonistica”
“Ritengo che ai calciatori faccia difetto quella carica agonistica sana che deve durare per tutti i novanta minuti e anche oltre, e che gli stessi non debbano perdere fiducia alla prima difficoltà incontrata oppure al primo errore che si può commettere nel corso delle partite; c’è sempre tempo per riprendersi, l’essenziale è mantenere viva la concentrazione, non abbattersi ma reagire, reagire, e non darsi per vinti”.
-Intanto, occorre non farsi imbrigliare dal Camerano, operazione niente affatto facile.
“Dobbiamo vincere a tutti i costi”
“So per certo - ha concluso Tiranti - che a Camerano considerano da ultima spiaggia questa gara che vogliono assolutamente vincere per guadagnare terreno sulla penultima, avanti di nove punti, non fosse altro perché si sono rafforzati con l’arrivo, addirittura, di otto giocatori, e non vogliono retrocedere. Sarà dura, ma ci proveremo; dobbiamo vincere a tutti i costi”.
Di nuovo fermi Balducci e Trudo
Per quanto riguarda la formazione del Moie, Tiranti non si è voluto sbilanciare, tanto più che non potrà disporre, a suo dire, di Balducci e Trudo, l’uno a causa di una ricaduta del solito malanno muscolare, l’altro per il problema al ginocchio che l’affligge da parecchio tempo.
Torna Colombaretti
Colombaretti, che per un piccolo guaio al ginocchio non ha potuto giocare sabato scorso contro la Passatempese, si è ripreso e sarà regolarmente in campo a Camerano.
Il probabile schieramento del Moie
Pur senza la conferma dell’allenatore, l’undici rossoblù non si dovrebbe discostare troppo da questo schieramento (4-3-3): Perez; Federici, Spinelli, Colombaretti, Simonetti; Magini (Togni), Arcangeli, Mosca; Borocci, Api, Tarabù (Candolfi). In panchina: Cerioni, Martellucci, Togni (Magini), Candolfi (Tarabù), Cimarelli, Bentivoglio, Massaccesi.